LA FINE DEI TEMPI E LE ULTIME COSE

Quello che ci accade dopo la morte è un’indicazione personale di scegliere Dio e il cammino di santità o di rivoltarsi contro di Lui. Cosa accade dopo la morte indica anche che il nostro Dio è giusto e misericordioso.

Come Cristiani, non dobbiamo temere la morte, ma piuttosto essere pronti per questo, crescendo in santità e lottando per la vita eterna.

DOMANDE

Un mio amico ha letto il libro “Gli Esclusi” con tutti i riferimenti sul rapimento. C’è davvero essere un rapimento come quello descritto in questi libri?

No, non c’è. Il rapimento si riferisce a un passaggio nella prima Lettera ai Tessalonicesi, (capitolo 4), che parla dei Cristiani di essere catturati dalle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria. Molti Cristiani credono che il libro “Gli Esclusi” affermi che questo essere “rapito” per incontrare il Signore avverrà prima della Grande Tribolazione. I Cristiani svaniranno per incontrare Gesù da qualche parte in aria, e poi tornare con lui in cielo ad attendere la fine dei tempi. Ma nel versetto 17, Paolo dice che “…noi viventi, che saremo rimasti,” saremo presi per incontrare il Signore.

I libri “Gli Esclusi” prendono il nome da un brano di Luca (17) e da un passaggio simile in Matteo (24) che parla della venuta del Signore essere come ai giorni di Noè e ai giorni di Lot. Matteo 24 si esprime così: “Come arrivarono i giorni di Noè, così arriveranno i giorni del Figlio dell’uomo… loro mangiavano, bevevano, si sono sposati e, quando venne il diluvio fu spazzato via tutto: arriverà la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo, uno sarà preso e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e una rimarrà”.

“Vedi,” gli appassionati del “rapimento”dicono: “Uno è stato preso e l’altro lasciato: il Rapimento! Gesù prende i Cristiani e lascia dietro di sé non cristiani”. Ci sono due problemi con questa interpretazione: in primo luogo, la venuta di Gesù viene paragonata ai giorni di Noè e ai giorni di Lot. Dopo l’alluvione, chi è rimasto? Noè e la sua famiglia, i buoni, mentre i cattivi sono stati presi! Dopo che Sodoma e Gomorra sono andati in fumo, chi è stato rimasto? Lot e le sue figlie, i buoni, e i cattivi sono stati presi! In secondo luogo, ricordate i Tessalonicesi? Si dice che chi è lasciato potrà arrivare a incontrare Gesù nell’aria. I bravi ragazzi rimangono indietro per incontrare Gesù.
In altre parole, si vuole essere esclusi in modo da poter essere presi nelle nuvole a incontrare Gesù nell’aria e riaccompagnarlo a terra nella sua seconda e ultima venuta. Non ci sarà nessun rapimento come quello di cui “Gli Esclusi” parla: quella visione non è nella Scrittura.
I Cattolici che cosa credono accada dopo la morte ?

La Chiesa crede che una persona affronta il giudizio al momento della morte. Dio giudica le nostre anime e ci trova in grado di entrare subito il cielo, con la necessità di passare attraverso ulteriore purificazione nel purgatorio o nell’ inferno a causa del nostro rifiuto di staccarci dal peccato e la nostra mancanza di volontà. Alla fine dei tempi, ci sarà un giudizio generale, il momento in cui i nostri corpi saranno risuscitati per unire le nostre anime nella vita eterna, che sia in paradiso o all’inferno.

Quello che ci accade dopo la morte è un’indicazione della nostra libera scelta personale di scegliere Dio e il cammino di santità o di rivoltarsi contro di Lui. Quello che succede dopo la morte indica anche che il nostro Dio è un Dio giusto e misericordioso.

Come Cristiani, non dobbiamo temere la morte, ma piuttosto essere pronti per questo, crescendo in santità e lotta per la vita eterna.
Perché la Chiesa Cattolica crede nel Purgatorio?

La convinzione della Chiesa Cattolica nella esistenza del Purgatorio è davvero scritturale! Prima di tutto, è importante capire che cosa la Chiesa crede il Purgatorio sia. Il Catechismo descrive il Purgatorio così: “Tutti quelli che muoiono nella grazia e nell’amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sono infatti certi della loro salvezza eterna; ma dopo la morte devono essere purificati al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gloria del cielo” (CCC 1030).

Si noti che la Chiesa crede che il Purgatorio non è uno stato eterno, ma piuttosto uno stato di purificazione prima di entrare la vita eterna con Dio in cielo.

La Scrittura ci insegna che nessuna cosa impura può entrare in cielo (Apocalisse 21:27). La Scrittura descrive anche un luogo dove un uomo va e subisce delle perdite, ma può ancora salvarsi attraverso il fuoco (1 Corinzi 3: 13-15). Il Purgatorio è questo posto che ci purifica di qualsiasi impurità che abbiamo al momento della morte e che ci permette di entrare alla presenza di Dio, senza la macchia del peccato.

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